top of page
Cerca
  • Laila Pansera

CAROTE VIOLA, LE ORIGINALI

Siamo abituati a vederle arancioni, in realtà le carote viola sono la versione originale di questo ortaggio dalle origini antichissime. Conosciamolo meglio.


Un po' di storia

Le carote viola sono originarie dell'Afghanistan, dove venivano coltivate già più di 5000 anni fa. In Europa sono conosciute da millenni, ne abbiamo tracce di utilizzo da parte dei Greci e Romani, ma venivano impiegate solo per scopi medicinali. Solo grazie agli arabi si è iniziato a consumarle come alimenti veri e propri.

Per rendere omaggio alla dinastia degli Orange, effettuando alcuni incroci a partire dalle carote viola, gli olandesi nel 1500 hanno ottenuto le carote arancioni, che consumiamo abitualmente oggigiorno.


Perché sono viola?

La colorazione viola di questi ortaggi è dovuta alla presenza di alcune sostanze, chiamate antociani, che appartengono alla classe dei flavonoidi. Troviamo gli antociani in tutti i vegetali dal colore violaceo o rosso, come i mirtilli, il cavolo viola, le more, le ciliegie.


Varietà

Ne esistono moltissime varietà; tra queste, le più celebri sono la Deep Purple, di un colore viola molto intenso, e la Purple Haze, dalla colorazione interna più tenue.

Una varietà italiana molto rinomata è quella di Polignano a Mare, che è anche Presidio Slow Food.


Stagionalità

Originariamente il periodo di raccolta delle carote viola è quello invernale, in particolare da ottobre a dicembre. Ma come avviene per diversi ortaggi, è possibile averle disponibili tutto l'anno, sfruttando diversi periodi di semina.


Cosa le accomuna e cosa le distingue dalle carote arancioni?

Dal punto di vista nutrizionale sono dei buoni ortaggi, molto simili alle carote arancioni, sia per il contenuto di macronutrienti, che per quello di vitamine e minerali.

Contengono elevate quantità di acqua, quantità trascurabili di proteine e grassi, un buon contenuto di fibra (circa 3 grammi su 100 grammi di prodotto) e una minore quantità di zuccheri semplici rispetto alle carote arancioni.

Un'altra differenza con le carote arancioni è la presenza degli antociani, che hanno un ruolo antiossidante e antinfiammatorio, principalmente legato alla prevenzione dell'invecchiamento cellulare. Spesso vengono dipinte come alimenti miracolosi nel contrastare l'ipercolesterolemia o alcuni tipi di cancro, ma come amo sempre dire, nessun alimento è magico, è l'alimentazione nel complesso che contribuisce a mantenere o guadagnare un buono stato di salute.


Impieghi in cucina

Avendo un sapore abbastanza neutro, le carote viola si prestano molto bene sia per preparazioni dolci che salate.

Possono essere un contorno veloce, cotte semplicemente in forno, oppure possono essere usate per una torta di carote, che diventerà di un bel violetto, così come nei risotti o per calde vellutate invernali. In estate sono molto versatili nei risi e nelle paste fredde, oppure tagliate a julienne nelle insalatone. Insomma, facciamone scorta!!


Curiosità: aggiungendo del succo di limone sulle carote viola, cambieranno colore; si tratta di una reazione chimica: il limone acidifica le carote, che diventano fuxia!

12 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page